// loadingscript mailchimp

Gli oltre 30 mila libri della Kasa sono tutti a tua disposizione: una volta varcata la soglia del quarto piano lasciati guidare dalla curiosità e dall’istinto, è così che si fanno le migliori scoperte. I libri sono organizzati per temi, uno per ogni stanza: ecco quali sono e cosa puoi trovare al loro interno.

Gli antichi

Dettaglio dei libri antichi
Libro con ritratto di Ugo Foscolo

La Kollezione è specializzata nei libri del Novecento, a giudizio di K. il secolo di gran lunga più interessante dal punto di vista dell’editoria. Tuttavia capita spesso che nelle sue scorribande in libreria gli saltino all’occhio libri di qualche rilievo risalenti ai secoli precedenti in vendita a prezzi ridicoli; spesso quei testi finiscono nella sporta degli acquisti insieme agli altri. Di anno in anno, anche quegli ingressi sporadici hanno finito per fare massa, e oggi la sezione degli antichi ha una sua consistenza, per un migliaio e passa di titoli. Sono quasi sempre testi letterari, in prevalenza italiani e francesi, con una buona rappresentanza di opere originali di classici soprattutto ottocenteschi, da Ugo Foscolo a Victor Hugo e Thomas Hardy.

Gli stranieri

Un dettaglio dello scaffale dei libri stranieri
Un'edizione dell'Ulysses di James Joyce del 1932

K. parla 4 lingue straniere: inglese, francese tedesco e (maluccio) spagnolo. In ogni viaggio nei Paesi dove si parla quelle lingue ha provveduto a fare scorta di libri. Oggi la sezione degli stranieri contiene le edizioni originali di quei testi: quelle numerate in francese, quelle rilegate con la sovracoperta della Gran Bretagna o degli Stati Uniti, qualche centinaio di “prime” tedesche e spagnole. Qui si trova l’edizione originale di Goldfinger a braccetto con la prima dell’Ulisse di Joyce rivista dall’autore, García Márquez sorride a Thomas Mann, mentre non lontano le legature speciali delle edizioni francesi danno un tocco di differenza estetica.

La poesia

Scaffale poesia
Dettaglio dello scaffale dedicato alla poesia

All’Università Statale, K. ha avuto un meraviglioso maestro come Sergio Antonielli, che lo ha introdotto alla poesia italiana del Novecento. Da allora la lirica è stata un amore che non lo ha mai abbandonato, documentato anche dalla sezione apposita della Kasa. Ovviamente sono ben presenti i tre vertici del secolo scorso: Ungaretti, Quasimodo e soprattutto l’amatissimo Montale; ma abbondano plaquettes e prime edizioni di tutti gli altri, da Dino Campana a Umberto Saba, da Mario Luzi a Vittorio Sereni o Edoardo Sanguineti. Nel tempo, K. ha potuto conoscere molti dei poeti a lui contemporanei: se nella sezione non trovate Andrea Zanzotto o Giovanni Giudici, Nelo Risi, Maurizio Cucchi o altri ancora in vita, è perché li conserva tra gli autori che lo hanno onorato di una dedica personale.

Scheiwiller

Scheiwiller
Scheiwiller 2

Per tre quarti di secolo, dal 1925 al 1999, le edizioni all’insegna del pesce d’oro di Giovanni Scheiwiller e di suo figlio Vanni hanno proposto al pubblico italiano una scelta formidabile di libri in piccolo formato, dedicati soprattutto all’arte e alla poesia. K., legato a Vanni da una affettuosa amicizia, ha raccolto nel tempo circa un migliaio di libretti scheiwilleriani, ben rappresentativi di una produzione editoriale di qualità costantemente alta e altissima. In quegli scaffali si passa da Ezra Pound in prima mondiale alla prima traduzione italiana, in 300 copie, di Wislava Szymborska, da T.S. Eliot a decine di Eugenio Montale. Quasi tutti i libri sono in edizioni preziose, numerate o limitate, a volte impreziosite da litografie in piccole tirature o dediche autografe.

I dedicati

Buzzati dedicati
dedicati 2

La Kasa ha sempre privilegiato l’ingresso di copie di libri dedicati a mano dall’autore, che, attraverso l’apposizione dell’invio manoscritto, da multipli diventano esemplari unici. Con circa 8000 libri dedicati, la Kollezione è probabilmente la più importante in Italia, e una delle maggiori in Europa. Oltre ai titoli conservati in una trentina di fondi particolari, che descriviamo nelle sezioni apposite, ce ne sono migliaia di sparsi, italiani e stranieri, acquisiti in tutto il mondo, in molte lingue. Com’è prevedibile, in prevalenza si tratta di letterati, da Ungaretti a Pirandello, André Malraux o Edgar Morin. Ma anche le altre categorie sono ben rappresentate: nella stanza delle dediche si possono trovare un politico come Boris Eltsin a fianco dello scienziato premio Nobel Ilya Prigogine, oppure Claudio Abbado e Riccardo Muti a poca distanza da Paul McCartney.

Opere prime

Opere prime
Primo Levi

L’opera prima è quella più autentica, spesso tenuta in mano dall’autore emozionato con palpitante tremore. Ben raramente se ne stampano più di alcune centinaia di copie, il che le rende particolarmente rare. Rispetto ad altre sezioni grondanti libri, a prima vista i tre scaffali di opere prime possono quindi parere poca cosa, ma in realtà custodiscono l’essenza stessa della Kasa. Tra i tanti ci si trovano l’ironia di Umberto Eco, venticinquenne sotto pseudonimo e l’impegno resistenziale dei giovani Italo Calvino o Giorgio Bocca, i racconti di Vittorini poco più che ragazzo e il lager di Primo Levi, l’esordio di Enzo Biagi (che si firma Enzo Maria) e le prime poesie di Alda Merini.